La chiave originale è stata utilizzata da Morse
nel 1.844 in una dimostrazione che divenne il riferimento per molti anni e che fino ad oggi ha cambiato poco
Il Tasto verticale, nato nel 1844 ad opera di Alfred Vail, è in assoluto il primo a comparire nel mondo del Morse. Sua caratteristica è la semplicità disarmante del suo funzionamento.
Manipolare il Tasto Verticale è un'arte e non alla portata di tutti. Richiede tantissimo allenamento e dedizione ma una volta assimilato il movimento del polso le soddisfazioni non mancano.
Questo tipo di tasto è l'entry level della telegrafia, tramite il "Verticale" ci si impadronisce della cadenza e della metrica.
Quando si è in “aria” il tasto verticale è la firma dell’operatore, si riesce a
riconoscere il corrispondente dalla sua battuta, col tasto verticale è l’operatore che fa il punto e la linea, che li unisce sino a produrre un suono unico e se lo fa bene questo
diventa una musica.
E' evidente l'utilità di questo tasto ed è auspicabile che, prima di passare ad altro, il principiante lo adoperi molto ma molto a lungo. Non sono molti i Telegrafisti che
riescono a manipolarlo a regola d'arte ma quei pochi sono veri artisti del verticale.
Alcune precisazioni
La Scuola Italiana generalmente insegna che, rispetto al piano di appoggio, la sommità del pomello del tasto deve essere di circa cm. 7,5 per permettere una buona oscillazione del polso.
Il principiante deve regolare il tasto a molla dura e con i contatti larghi. Progredendo nella manipolazione e nella tecnica dovrà procedere a ridurre progressivamente la distanza tra i contatti e ad un allentamento della molla. Le
regolazioni del tasto sono molto soggettive.
L'operatore deve sedere in posizione eretta e frontalmente al tasto e l'avambraccio deve formare un angolo di 45° rispetto al piano tenendo presente che il fulcro è sempre sul gomito. Il pomello del tasto va impugnato con l'indice e medio sopra ed il pollice e anulare appoggiati ai lati.
Il movimento di trasmissione avviene tramite uno spostamento verso il basso dell'avambraccio mantenendo l'appoggio sul gomito e l'articolazione del polso scioltissima con oscillazioni ampie, elastiche e senza impiegare eccessiva forza.
I muscoli del braccio, bicipite e tricipite, sono molto poco interessati.
Il radioamatore principiante deve imparare a trasmettere in morse con il Tasto Verticale. A tale pratica dovrà dedicarsi per circa un anno prima di passare al tasto elettronico mettendo in parallelo a questo il Verticale per alternare in caso di scarsa propagazione o qrm in quanto non vi è nulla di più efficace del caro vecchio tasto manuale con il quale allungare punti e linee.
Di seguito una panoramica di Tasti Verticali in circolazione